Galbiati festeggia il design con una festa d’estate

Galbiati: evento 'Ritagliati l'estate su misura' (foto: © Vecchi & Di Nozzi)

Galbiati: evento ‘Ritagliati l’estate su misura’ (foto: © Vecchi & Di Nozzi)

A Milano il design non si ferma mai, nemmeno in estate. Anzi, la bella stagione si è dimostrata ancora una volta l’occasione perfetta per festeggiare insieme lo stile e la “qualità del bello”. Proprio come ha fatto Galbiati, che con l’iniziativa Ritagliati l’estate su misura  ci ha invitati, insieme ad alcuni partner  d’eccezione come Villa Frua, Brochier, Canclini, Clerici Tessuto, Fragiacomo, New Tess, Roy Roger’s, a rivivere la libertà degli anni Settanta, per gustare, in un connubio perfetto, piatti sfiziosi e icone del design.

La serata, parte del ciclo di appuntamenti  Design & Taste  organizzato da Galbiati Arreda e Pasticceria Angela Milano con la collaborazione di CHI E’ CHI, si è trasformata presto in un’allegra festa Seventies.  Tra abiti e coroncine di fiori, frutta glassata al cioccolato, e l’immancabile pulmino in perfetto stile hippy Frù frù Van, trasformato per l’occasione in un piccolo ma sfizioso beauty nail nomade, lo spazio di Galbiati è diventato il punto d’incontro di appassionati di design e professionisti del settore, pronti a lasciarsi trasportare, con un pizzico d’ironia, nel clima da revival.

Anche noi abbiamo approfittato dell’invito e tra una manicure e un drink fruttato, ci siamo ritrovati a percorrere la storia del mitico Sacco di Zanotta (1968), rivestito da New Tess per l’occasione con tessuti Brochier, a riscoprire la versatilità dei mobiletti senza tempo della serie I Componibili (del 1968), perfetti ancora oggi in ufficio e nello studio, ma anche approfittarne per riapprezzare arredi più contemporanei, come l’istrionica poltrona Nemo di Fabio Novembre (2009) o le sedie Victoria Ghost disegnate da Philippe Starck per Kartell (2005).

Scandito dai ritmi di John Lennon, dei Pink Floyd, degli  ABBA e dei Queen, ancora un volta il design ha saputo animare una serata di successo e disegnare un’atmosfera accogliente e informale che si è conclusa sulle immancabili note di Let it be… e con un appuntamento al prossimo evento.

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