Rocktecture, l’architettura è rock

IN FOTO: Rocktecture. Progetto CMR

È un inno all’architettura, ma anche alla musica rock e a quello che scaturisce dall’insolito incontro tra i due mondi: Rocktecture è il nuovo libro nato da un’idea di Massimo Roj, architetto e cofondatore di Progetto CMR (società leader nella progettazione integrata nata nel 1994 con l’obiettivo di realizzare un’architettura flessibile, efficiente ed ecosostenibile).

Curato da Fortunato D’Amico, questo volume ci svela l’inaspettato quanto importante ruolo del rock nella visione creativa di progettisti a partire dagli anni Cinquanta. E’ proprio questa musica, infatti, e come vera e propria esperienza culturale ed emozionale ha saputo influenzare il pensiero e l’evoluzione architettonica con quel senso di libertà, contaminazione, innovazione, cambiamento tipiche del mondo rocker. Lo stesso Roj si è trovato orientato a un’architettura coraggiosa, che fosse una presa di posizione, un’espressione consapevole non solo di una corrente, ma di un’intera generazione.

“L’architettura è sempre intorno a noi, ci circonda e ci avvolge costantemente senza che noi ce ne rendiamo conto… l’architettura è la musica che fa da sfondo alle nostre vite. Da qui l’intuizione di accostare il Rock e l’Architettura, le mie più grandi passioni!” ha dichiarato Roj. E infatti gli oltre 40 progetti che appaiono tra le pagine del libro sono abbinati ai più conosciuti e popolari pezzi rock: la Garibaldi Tower sulle note di Stairway to Heaven dei Led Zeppelin, il Duao Art Museum come un Beautiful Day degli U2, la Xiantao Big Data Valley decisamente Happy per i Rolling Stones. E ancora i Queen, Bruce Springsteen, Deep Purple e tanti altri.

Un progetto editoriale che mescola storia e grafica, con un eclettismo decisamente rock (colori, font e immagini sono ispirati ad alcune note copertine dei vinili).  “L’architettura, esattamente come la musica, può e deve essere più di pura e semplice emozione: deve diventare portatrice ed espressione di un messaggio di condivisione, partecipazione, di sostenibilità” ha spiegato Massimo Roj. Proprio come il rock. Non a caso l’introduzione a questo libro vibrante è firmata da Massimo Cotto, conduttore di Virgin Radio e tra i massimi conoscitori e divulgatori della musica rock.

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