Philippe Starck nell’Eden sul lago di Zurigo

Lasciato alle spalle il centro storico di Zurigo ci si incammina lungo il lago. Superato il prestigioso Teatro dell’Opera, si affaccia maestoso verso la riva un imponente edificio in stile liberty con un’elegante cupola centrale a coronamento di un timpano classicista e due ali laterali riccamente addobbate di sculture, teste di leone, fregi e ghirlande. Avrebbe potuto essere più o meno questa la descrizione dell’arrivo all’hotel Eden au Lac nel 1920 quando era appena stato inaugurato ed è sorprendente che sia valida, precisa e puntuale, a tutt’oggi. Identico a sé stesso a cento anni dai primi fasti sembrerebbe avere cambiato solo il nome, perché da poche settimane è La Réserve Eden au Lac Zürich, cinque stelle, quaranta camere e due ristoranti sul lungolago più esclusivo del mondo. Felicissimi, direte, ma noi del design cosa ci siamo venuti a fare?

Una camera dell’hotel La Réserve Eden au Lac Zürich con il bagno affacciato sulla terrazza.
Una camera dell’hotel La Réserve Eden au Lac Zürich con il bagno affacciato sulla terrazza.

La ragione della nostra curiosità si svela oltrepassando la soglia d’ingresso, perché se l’esterno si presenta nel suo antico splendore, gli interni hanno subito una metamorfosi in “… uno spazio senza tempo, rispettoso e irriverente, serio e stravagante. Un moderno e immaginario yacht club sul lago.” Philippe Starck. Hotel stellare, designer visionario: il ragionamento del nuovo proprietario Michel Reybier, una garanzia nell’universo della hôtellerie di lusso, non fa una piega.

Dinanzi a decenni di storia Philippe Starck, l’inventore più poliedrico della scena internazionale del design, ha voluto scavare (letteralmente) nelle sue origini. Con un approccio quasi archeologico, la struttura originaria dell’edificio è stata liberata via via dagli strati sovrapposti nel corso degli anni (intonaci, arazzi, carte da parati…) fino ad arrivare ai mattoni delle pareti, ai pavimenti in legno massello, al marmo degli scantinati e ai dettagli in cemento. Una volta riconquistata la struttura, l’hotel è stato adornato con una nuova dimensione surreale. Philippe Starck ha reinventato tout court la storia dell’edificio trasformandolo in un immaginario, “storico” club nautico disseminato di oggetti sentimentali dalle carte nautiche alle fotografie, ai dipinti di barche a vela e capitani impavidi, collezioni di scafi e gondole, remi messi qua e là quasi fossero stati dimenticati dopo una regata.

L’interno del ristorante La Muña al sesto piano dell’hotel. Un immaginario “ufficio del capitano di porto” con mobili ad effetto vintage e tappeti acquistati viaggiando in terre lontane.

Dalle camere arredate come cabine di marinai onshore ai due ristoranti – L’Eden Kitchen & Bar con la cucina a vista (chef l’italiano Marco Ortolani) e il La Muña sotto la cupola con panorama a 360° dalle Alpi al centro storico (chef Tomoko Gunji Hangartner) – il nuovo La Réserve Eden au Lac è uno scrigno in cui si mescolano ricordi immaginari di vite trascorse e oggetti scovati a Zurigo e intorno al suo lago ma anche lontano nel mondo. Come dice Philippe Starck, appassionato marinaio che conosce bene il mare e le barche a vela “… C’è un’osmosi totale tra l’edificio e l’ambiente, le voci e le storie”. Che siano vere oppure no.

DOVE: Utoquai 45, Zurigo, Svizzera
FOTO: Courtesy Hotel La Réserve Eden au Lac Zürich – Credits © Grégoire Gardette

 

SFOGLIA LA GALLERY

×