Vetro: il Glass Vademecum di Tonelli

Il 2022 è l’Anno Internazionale del Vetro, celebrato dall’Assemblea Generale dell’ONU in tutto il mondo. Antichissimo ma sempre innovativo, capace di plasmare le tendenze e di accendere i sensi, il vetro è un materiale iconico che stimola tatto, vista, udito e persino il gusto, quando lo si usa per servire in tavola. Ma soprattutto è un materiale sostenibile, che fa bene alla salute delle persone e del Pianeta.

E l’Italia è da sempre in prima fila nella promozione e nell’eccellenza di questo materiale. Ne è un esempio Tonelli Design, brand marchigiano che da oltre 40 anni produce complementi d’arredo in vetro di design e che per l’occasione ha stilato un vero e proprio Glass Vademecum.

Tra storia, segreti e tecniche di lavorazione innovative, il Glass Vademecum ci spiega le peculiarità di questo straordinario materiale dal dna green. Ecco i punti salienti:

Le qualità del vetro: ambiente e salute. Inutile dire che il vetro, essendo completamente riciclabile e formato da ingredienti naturali, è uno dei materiali sostenibili per eccellenza. Secondo la US Food and Drug Administration è anche l’unico materiale sicuro per il contatto con gli alimenti. In più, è facile da pulire e sterilizzare, inodore e inerte.

Progettare con il vetro – cosa c’è da sapere? E’ uno dei materiali più duttili e versatili perché è compatto, omogeneo strutturalmente, inerte dal punto di vista chimico e biologico, impermeabile ai liquidi, ai gas, ai vapori e ai microrganismi, inalterabile nel tempo, sterilizzabile e trasparente. Tutte caratteristiche intrinseche eccezionali che non pongono limiti di applicazione a livello progettuale.

La tecnica. Lavorare il vetro è un’arte antica, che ancora adesso si avvale di eccellenti maestrie artigianali. Taglio, molatura, foratura, stratificazione e tempra sono processi complessi che traducono il vetro in oggetti d’arredo e d’arte e sono da sempre insiti nella storia del distretto pesarese e nel dna di Tonelli Design.

L’innovazione sostenibile: Kristal Fusion di Tonelli. In un’ottica di sostenibilità, oltre a utilizzare un materiale eco, l’obiettivo per tutti deve essere anche ridurre gli sprechi. Tonelli lo fa con Kristal Fusion Tecnology, un processo di lavorazione che nasce da un’idea del designer Paolo Lomazzi, proprio per dare nuova vita al vetro di scarto della produzione. Tonelli consuma circa 200 tonnellate di vetro in lastra piana ogni anno di cui quasi 10 tonnellate sono scarti derivanti dagli sfridi di lavorazione. Con questa tecnica innovativa il vetro viene recuperato e mescolato con altri elementi, tra cui la resina, generando un nuovo materiale riciclato, ecologico, resistente, trasparente e ad alto tasso di creatività. Per fare un altro passo avanti verso un futuro più green.

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