Design biofilico: la natura progetta (meglio) la stanza da letto

Dall’ufficio alla camera da letto, la parola d’ordine è: design biofilico. La nuova tendenza dell’arredo e dell’architettura punta sulla natura non solo come elemento decorativo, ma come vero e proprio elemento costruttivo e risorsa di benessere. Tra le ricerche online sulla casa il termine “biophilic” la fa da padrone (con un incremento del 100% secondo Pinterest) soprattutto negli ambienti dedicati al riposo e all’intimità, primo fra tutte la stanza da letto.

Ma di cosa si tratta?

Il design biofilico punta sul contatto con la natura e sul piacere di atmosfere green per aiutarci a ritrovare l’equilibrio interiore e con l’ambiente circostante. Sembrano essere soprattutto i Millenials a sentire questa esigenza e a volersi circondare di piante cercando soluzioni di design che permettano di creare composizioni e spazi ad hoc. A partire dalla scelta dei materiali, che sono sempre più green e sostenibili: per vestire il letto, ad esempio, si prediligono copriletti e trapunte in pet riciclato, lenzuola in cotone bio, o anche semplicemente texture e motivi floreali o con foglie e richiami agli spazi esterni, che sappiano dare una visione e un’atmosfera naturale.

Una tendenza per interni

“Dopo tutto il tempo passato al chiuso dei passati due anni, il design biofilico è una tendenza per interni che si manterrà per tutto il 2022. In modo particolare per la camera da letto” afferma Lara Zambaiti, responsabile marketing di Cotonificio Zambaiti “che è il luogo del relax per eccellenza. Piacciono soprattutto i nostri copriletti con stampa fotografica HD che ti fanno sentire immersi in un campo di fiori o in cima a un pontile circondati da gabbiani. Vanno però moltissimo anche i disegni di fiori e foglie dalla grafica delicata che danno un’idea di respiro alla camera”.

La primavera è la stagione che risveglia la voglia di rinnovare casa e di dare più respiro agli ambienti. Ecco perché si tende a partire dalla biancheria da letto, che diventa più leggera e fresca, ma anche più orientata, appunto, a un’atmosfera naturale e rilassante, che ci aiuti a riposare bene e fare il pieno di energie.

Anche l’ambiente lavorativo diventa biofilico

E mentre in casa angoli verdi, composizioni botaniche e texture naturali si moltiplicano, c’è chi sta già pensando ad avvolgere nella natura anche l’ufficio. Nell’ex area Rizzoli di Milano, infatti, Kengo Kuma and Associates, indiscusso interprete mondiale dell’architettura organica, darà vita insieme a Stefano Mancuso, botanico riconosciuto tra i world changer per il suo approccio innovativo, a un inedito ufficio biofilico. Il progetto si chiama Welcome e promette di trasformarsi nel nuovo manifesto per le città del futuro perché sarà tra i più sostenibili mai realizzati, dove l’elemento naturale e botanico sarà fondamentale e non solo decorativo. Per riconnetterci con il Pianeta e tendere a un futuro all’insegna del benessere.

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