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n antico granaio è stato trasformato in un bellissimo appartamento moderno. I proprietari, una coppia di appassionati d’arte del mondo culturale milanese, dopo avere affittato la casa per anni a studi professionali (qui aveva la sua sede l’ufficio italiano dell’architetto e designer britannico David Chipperfield), ha deciso di ristrutturare l’intero stabile e convertirlo in appartamenti. E soprattutto ha deciso di andare a viverci.

La nuova cucina nella nicchia con l’angolo pranzo sotto le volte a vela dell’antico granaio. Filigrane ante scorrevoli permettono di separarla dalla sala da pranzo. Il pavimento in massello di rovere sbiancato è disposto seguendo le tracce delle antiche rotaie su cui viaggiavano i carrelli che spostavano il grano.
Siamo alla Darsena, zona sud di Milano a ridosso del centro storico, vicini a quello che era un vero e proprio porto in città. Qui i primi edifici furono i silos di stoccaggio per i vari cereali coltivati nei campi d’intorno, che giungevano lungo le vie d’acqua navigabili dei canali. In questo edificio allora si immagazzinava il grano, da cui la struttura pesante e un po’ schiacciata, senza pareti intermedie, ma con robusti pilastri in granito a reggerne il peso sotto le volte a vela.
Milano città d’acqua, dalle sue origini, ma soprattutto nel tardo medioevo, quando diventò fucina dei migliori ingegneri idraulici d’Europa che la resero una bellissima città fluviale attraversata da canali navigabili. Chiusi già nei primi decenni del secolo scorso per motivi d’igiene, fu soprattutto nel dopoguerra che quasi tutti i suoi corsi d’acqua furono asfaltati per fare circolare le auto. In un angolo della città in cui i bistrattati navigli si sono salvati, l’ambizioso progetto per l’Expo 2015 ha quantomeno rimesso in moto i progetti per ridare l’acqua alla Darsena e ai pochi canali rimasti.
L’open space, perfetto per gli studi professionali, doveva essere adeguato alle esigenze di un appartamento contemporaneo. I proprietari volevano mantenere il carattere originario e la sua struttura aperta, ma per abitarvi avevano anche bisogno di creare alcuni ambienti più privati.
L’architetto Filippo Taidelli, incaricato del progetto di ristrutturazione, ha suddiviso la casa in due grandi zone. La zona notte in cui i volumi delle stanze si inseriscono nella maglia strutturale dei pilastri creando dei cubi. La diversa tonalità delle nuove pareti le stacca dagli elementi storici lasciandoli leggibili. La zona giorno invece è stata progettata come ampio open space sul quale si affaccia la cucina.
Dal felice incontro tra persone affini, padroni di casa e architetto entrambi molto esigenti, ma anche dalla mentalità aperta e una grande disponibilità a confrontarsi, nasce una casa di grande respiro in cui sotto le volte storiche convivono in grande armonia arredi moderni e d’epoca ed opere d’arte antiche e contemporanee.
I tanti oggetti belli e di valore, tutti raccolti dai proprietari nel corso degli anni, arredano la casa senza congestionarla, lasciando ad ogni pezzo lo spazio che lo valorizza al meglio. Una vera regola d’oro per l’arredo.

Project info
Ristrutturazione di un antico granaio sede di uffici in appartamenti
Luogo: Milano, Italia
Piani: uno
Dimensione: 200 mq
Progetto architettonico:
Filippo Taidelli Architetto
via Ascanio Sforza 81/A, 20141 Milano, Italia
Tel: 0039 0245477775
Email: studio@filippotaidelli.com
www.filippotaidelli.com
Progetto illuminotecnico:
Rossi Bianchi Lighting Design, Milano
www.rossibianchi.com
Foto:
Credits Andrea Rossetti
Courtesy Filippo Taidelli Architetto