Nel Metaverso come a casa

Feel right at home in the metaverse

L’avreste mai immaginato? La corsa all’acquisto della nuova casa si fa nel Metaverso. Secondo un rapporto dell’agenzia specializzata in analisi di settore Metametric Solutions, infatti, la compravendita di immobili sul digitale ha raggiunto un valore di 500 milioni di dollari nel 2021 e sembra spinto a raddoppiare entro la fine dell’anno.

Se ancora vi state chiedendo dove (o cosa) sia il metaverso, è arrivato il momento di aggiornarvi. Il metaverso, la realtà virtuale con mondi paralleli e piattaforme digitali a cui accedere con pc e visori per la realtà aumentata, attira sempre più visitatori e curiosi, ma anche brand e professionisti. Basti pensare non solo al mondo del gaming, ormai avvezzo a realità parallele e mondi impalpabili, ma anche all’arte e alla moda, che ormai si è scatenata con eventi fashion, sfilate di avatar, crypto-boutique e capsule nft (ovvero Non fungible token, solo digitali).

E il mondo del design? Mentre le aziende del settore stanno muovendo i primi passi, c’è chi ha già investito in spazi monomarca, come Nemo, marchio di illuminazione di design che ha aperto il primo museo di arredo del metaverso, mandando in scena opere digitali e icone metafisiche.

Uno spazio fluido, da vivere al confine tra analogico e digitale. Il termine metaverso risale al 1992, quando Neal Stephenson nel romanzo cyberpunk Snow crash raccontava di uno spazio tridimensionale in cui persone fisiche potevano muoversi, condividere e interagire attraverso avatar personalizzati. E a pensarci bene questa versione nata da poco spinge all’interazione fisica in spazi 3D interconnessi: da vivere, appunto, attraverso i nostri avatar. Una sorta di mondo fantascientifico, che trova però sempre più spazio e concretezza nella realtà quotidiana: in fondo bastano un pc o uno smatphone per varcarne i confini e vivere esperienze immersive ed esclusive a 360°.

Che il metaverso diventi davvero la nostra seconda casa? Di sicuro le potenzialità sono infinite e all’interno di questo ecosistema è già possibile fare shopping, iscriversi a club esclusivi (Le scimmie annoiate con tanto di yacht ambito dai vip ne sono un esempio), praticare sport (Nike ha inaugurato la città ideale Nikeland dove intrattenersi e dedicarsi alle attività sportive con il proprio avatar) e persino sposarsi ufficialmente (a farlo, per prima in anteprima mondiale, è stata una coppia di informatici indiani, con una cerimonia in piena regola e una festa da 2000 invitati).

Intanto l’artista Krista Kim ha già venduto la prima casa digitale, mentre il designer Andrés Reisinger, ha realizzato una collezione di mobili NFT e ha presentato insieme all’architetto Alba de la Fuente il progetto residenziale Winter House.

E mentre Sotebhy’s ha battuto all’asta una mega villa fantasma a Miami, il collettivo Ouchhh ha creato con la startup Reasoned Art una copia virtuale dell’Arco della Pace di Milano che è diventato a tutti gli effetti il primo monumento nel Metaverso. Non resta, a tutti noi, che mettere su casa.

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